Ho dato le dimissioni: 3 cose che ho imparato + 3
Ciao, questa sarà una mail diversa dalle altre che hai ricevuto ultimamente. Vuoi il caldo, vuoi la mia confusione mentale, vuoi che siamo quasi alla fine di luglio e chi ha voglia di lavorare? Ti racconto delle mie dimissioni e di cosa ho imparato, che forse potrà tornarti utile.
Sigla! (E un avvertimento: io cerco contaminazioni, adesso più che mai. Non ho mai impostato questa newsletter come una vera newsletter, vedesi la ricorrenza del tutto casuale, quindi se desideri, raccontami cosa hai fatto finora e cosa farai quest’estate, a che punto sei con i tuoi obiettivi e soprattutto a che punto sei con i tuoi sogni!)
Tre anni e 7 giorni, 400 cheesecake, 3000 hamburger, 1200kg di patatine fritte
Ho scelto di smettere e ho dato le dimissioni, da questa settimana non lavorerò più in una cucina.
Mai più, aggiungo. Ed è di questo che ti voglio parlare.
Quando ho trovato il lavoro al ristorante era un periodo estremamente duro per me e la mia famiglia. Post Covid, fine del lavoro di una vita, e lanciarsi come Social Media Manager in una realtà locale come quella siciliana era praticamente impossibile. Brancolavo nel buio senza sapere come mantenere una stabilità economica.
Poi un annuncio su Facebook e perché non provare, cucinare hamburger? Che ci vuole!
Il primo giorno mi è venuto il mal di pancia dalla paura e nervosismo. Hai mai lavorato in una cucina che sforna dai 200 ai 500 piatti in due ore? Io non lo avevo mai fatto e adesso ne esco a testa alta, con le mie gambe, il mal di schiena e una convinzione, appunto: mai più.
Però nel frattempo ho imparato tantissime cose. Ogni esperienza serve a creare il tipo di umano che vuoi essere.
“La vita non è trovare sé stessi. La vita è creare sé stessi” George Bernard Shaw.
Cominciando dalle cose importanti:
Ho imparato a lavorare in un team. Questo vuol dire conoscere i tuoi colleghi oltre ogni debolezza e creare un rapporto di fiducia, un legame di anelli forti. Ad un certo punto non si tratta più nemmeno di escludere i deboli, ma di rafforzarli. Entrano in gioco tante energie e tante emozioni. Io non lo sapevo. Me lo hanno insegnato le incredibili persone che mi hanno accolto perché anche io ero debole all’inizio e non me lo hanno mai fatto pesare.
Ho imparato il valore della sincronia. Come far parte di un ingranaggio che per funzionare ha bisogno di un perfetto equilibrio. Non è facile, e va oltre le persone. Molte aziende non si rendono conto di quanto sia sottile e quanto sia facile perderlo, soprattutto in ambienti familiari. Io ho visto cosa succede quando una rotella salta (e quanto poco ci voglia per farla saltare). Oggi so che per far funzionare qualsiasi progetto, quella sincronia va tutelata e valorizzata costi quel che costi.
Ho imparato a perdere la pazienza. E…
Ho imparato a trattenere la calma. Sono due insegnamenti strettamente correlati. Perdere la pazienza ti riporta al tuo vero io. Trattenere la calma a superare qualsiasi difficoltà. Prova a farlo mentre ti ustioni le braccia nel forno, il grasso degli hamburger ti entra nel naso fin dentro al cervello, l’olio della friggitrice straborda ovunque e la gente continua ad ordinare perché vuole la sua cena e il resto è irrilevante.
Ho imparato a valere. Per riuscirci sono passati tanti mesi, finché non sono riuscito a cucinare hamburger perfetti, a dorare le patatine a puntino, finire la mia preparazione in tempo. Se fai una cosa, falla sempre al massimo. Solo così riesci a far piangere chi vuole farti piangere. Renditi indispensabile.
Ho imparato che c’è sempre qualcuno che vuole tirarti nella sua stessa merda. Che puoi finirci in un attimo ed è molto più difficile dimostrarsi migliori. Soprattutto quando si soffre la carenza di sonno e ti fanno male i piedi. Ma se ce la fai, da quella merda riesci ad uscirne.
E adesso cosa si fa?
Non lo so. Ho tante strade davanti, nuove preziose collaborazioni, nuove proposte da valutare, un obiettivo ambizioso.
Vuoi confrontarti con me sul tuo percorso e carriera? Sarei felice di leggerti e risponderti. Nel frattempo, se desideri puoi seguirmi su Facebook:
Per metterti in contatto con me, banalmente, puoi rispondere a questa mail.
Nel caso contrario, ci si rilegge ad agosto. Per adesso: buona estate!
Eugenio